La Legge di Stabilità regala l’ennesima fregatura.
Infatti nella pagina 8, riquadro "LE MISURE", sezione "Polizia e forze armate", si recita quanto segue:
Infatti nella pagina 8, riquadro "LE MISURE", sezione "Polizia e forze armate", si recita quanto segue:
"Con l'interpretazione autentica dei Decreti del
presidente della Repubblica 170/07 relativo alle Forze di Polizia e 163/02
relativo alle Forze Armate, la legge di stabilità dispone anche che le
prestazioni di servizio nel giorno destinato al riposo settimanale o festivo
infrasettimanale non danno diritto alla retribuzione per lavoro straordinario se non per
le ore eccedenti il normale orario di servizio giornaliero". Il
Governo, quindi, ha introdotto surrettiziamente un comma che annullerà le
sentenze già favorevoli, rendendo nulli i procedimenti in corso. Già perché mentre
il Comparto Sicurezza e Difesa si mobilita per effettuare ricorsi e vedere
finalmente riconosciuto il lavoro straordinario svolto in occasione di giornate
festive o destinate al riposo settimanale, lo Stato sbarra le porte dei ricorsi,
costringendo a soffrire le disfunzioni del sistema ed a convivere con l’inefficienza.
In questo stato di cose, ove il turn over ha falcidiato il già ridotto
numero di uomini e donne, ove a causa dei tagli al personale si è sempre
maggiormente richiamati in servizio, nulla sarà corrisposto in cambio del
lavoro straordinario prestato, se non l’elemosina delle 8 euro quali indennità
di compensazione.
Assistiamo, dunque, ancora una volta ad un imbroglio, ad una
sorta di accanimento dello Stato che continua in barba alle sentenze favorevoli
dei Tar e del Consiglio di Stato, in barba a quanto previsto dalle leggi
vigenti, in barba a quanto spetta di diritto ai lavoratori in uniforme.
Morale della favola si dovrà lavorare “straordinariamente” in
silenzio e gratuitamente.
In conclusione, Gentile Presidenza del Consiglio dei
Ministri, le riforme per essere tali debbono far progredire il sistema e non
arretrarlo.
3 commenti:
egregio Guido
sull'argomento e prima di entrare nel merito avresti dovuto sottolineare che la prima cosa grave che si evidenzia da questo articolo è che viene fatto una interpretazione autentica su materia di contrattazione, pur sapendo che la funzione pubblica ci aveva già convocato per il normativo a costo zero. Detto questo condivido il tuo pensiero con una piccola eccezione ovvero che se si lavora nel giorno destinato al riposo, sia esso in giorno feriale o festivo, per quel giorno le prime sei ore devono essere oggetto obbligatorio di recupero e non si possono pagare come straordinario perchè nei giorni successivi si ha cmq diritto al riposo non fatto la settimana precedente. Anche io ho avuto modo di lamentarmi sui motivi che tu dici ma ad oggi la funzione pubblica cmq non aveva posto rimedio alla sperequazione tra noi e la penitenziaria.
antonio tarallo
A Sig Tarallo...mi sa che lei stia un pochino fuori dal mondo del comprato sicurezza...lei parla di una sperequazione tra la Penitenziaria e voi ma di quale Corpo lei parla..?? Noi della Penitenziaria sulla materia, abbiamo vinto decine di ricorsi al tar, confermate dal consiglio di stato. Pertanto il diritto, così come la legge di stabilità ne tratta è già acquisito da oltre due anni..Il problema della sperequazione in uno stato di diritto doveva essere risolto al contrario e cioè che fatte salve le sentenze passate in giudicato, a tutto il comparto sicurezza e difesa, doveva essere riconosciuto il diritto de quo...
Un bravo a Maiorisi e una serie di punti interrogativi per quello che a mio dire ha maldestramente tentato di esplicare Tarallo. Invito quest'ultimo a leggere attentamente le sentenze in materia. Marco Cavaliere
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