martedì 7 maggio 2013

STRETTA SU CERIMONIE, SALTANO FESTE ESERCITO, ARMA E POLIZIA


E' l'Esercito il primo a cadere nella tagliola che il premier Enrico Letta ha imposto sulle feste militari e delle forze dell'ordine.
Salta infatti la cerimonia per i 152 anni prevista dopodomani a Roma, cui avrebbe dovuto partecipare anche il capo dello Stato. E niente piu' tradizionale festa della polizia a piazza del Popolo, in programma il prossimo 16 maggio. Sorte analoga per quella della Guardia di Finanza, il 20 giugno allo stadio dei Marmi, sempre nella Capitale. In tempi di crisi, niente da festeggiare per gli uomini in divisa. L'indicazione a ''ridefinire le modalita' di organizzazione delle feste delle singole forze armate, dei corpi militari e dei corpi non armati dello Stato'' e' contenuta in una lettera che Letta ha inviato venerdi' scorso ai ministri competenti: Angelino Alfano (Interno), Annamaria Cancellieri (Giustizia), Mario Mauro (Difesa), Fabrizio Saccomanni (Economia), Nunzia De Girolamo (Politiche agricole). Le disposizioni sono chiare: ''in considerazione delle esigenze di contenimento della spesa - si legge - le celebrazioni di ciascun anniversario subiranno sostanziali modifiche nelle modalita' di svolgimento. Queste ultime si limiteranno a: "messaggio augurale del presidente della Repubblica; incontro del presidente della Repubblica con il capo dell'Istituzione interessata, accompagnato da una rappresentanza di allievi degli istituti di formazione; celebrazioni organizzate all'interno delle relative strutture e aperte solo al personale dipendente''.
Ma la macchina organizzativa dell'Esercito era gia' partita per definire quello che e' l'evento clou della sua annata, Stampati su carta tricolore gli inviti del capo di Stato Maggiore, generale Claudio Graziano, alla cerimonia dell'8 maggio presso l'Ippodromo Militare 'Gen. Pietro Giannattasio'. Fitto il programma: alzabandiera, carosello di lance e carica di cavalleria, schieramento della brigata di formazione, afflusso dei medaglieri e labari della associazioni combattentistiche e d'Arma, conferimento di onorificenze. Prevista anche la partecipazione del capo dello Stato Giorgio Napolitano e del ministro della Difesa. Oggi il dietrofront. Con un laconico comunicato l'Esercito informa che ''a seguito delle recenti disposizioni emanate dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, la cerimonia in oggetto e' stata annullata''. Delusione tra i militari, i quali ora si aspettano che analoga sforbiciata tocchi anche le altre feste. Ed infatti, anche la polizia non commemorerà il 16 maggio a piazza del Popolo, tra palchi, stand e transenne, i suoi 161 anni. Ogni anno, alla presenza del capo dello Stato e di tanti ministri, la polizia esponeva nella piazza il meglio delle sue specialita', ricordava i suoi caduti e riceveva le onorificenze. Tutto cancellato, nel nome del ''contenimento delle spese''. Il nuovo Governo salvera' solo due feste: quella della Repubblica, il 2 giugno con la sfilata ai Fori Imperiali e quella delle forze armate il 4 novembre all'Altare della Patria.
(FONTE:ANSA)

3 commenti:

Giorgio Licitra ha detto...

I VALORI????? con un colpo di spugna, si "cancellano/asciugano" i "sudori" di quelle persone che .....HANNO e......continueranno a FARE, per salvaguardare l'integrità, la sicurezza e la libertà, di questo popolo sgangherato; pardon, di questa nazione!!!!!!!!
ci sono "altri" capitoli da "restringere" ove alberga lo spreco!!!!!!!!!
a TUTTI gli Uomini e Donne in divisa dico: SIATE FIERI di indossare la divisa, indipendentemente a chi sta nella sala dei "bottoni"; facciamolo per il popolo, quello indifeso!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

era ora! ...Dio solo sa quanti soldi e risorse umane sono state utilizzati fino ad oggi solo per fare feste e festicciole, ad uso e consumo dei vertici delle istituzioni! e tutti lì a cuocere sotto il sole a fare "attenti-riposo" perché loro si potessero fare belli. L'attaccamento all'uniforme, amor di patria e l'onore del Reparto si celebra facendo giornalmente ciò che si è chiamati a fare. solo così ....ERA ORA CHE SI COMINCIASSE A TAGLIARE!

Antonio ha detto...

Signor "Anonimo" lascia stare Dio che con il tuo odio per la Patria non ha niente a che fare...