lunedì 21 luglio 2014

BLOCCO STIPENDI COMPARTO SICUREZZA E DIFESA, ULTIMO ANNO DI SACRIFICI?


Che quest’anno sia l’ultimo anno di blocco, lo sento dire già da qualche anno ormai.
Sono mesi che i sindacati di polizia unitamente ai rappresentanti delle forze armate tentano di superare il blocco degli stipendi inaugurato il primo gennaio del 2011.


Anno dopo anno, rinuncia dopo rinuncia, ora la situazione sta raggiungendo un discreto livello di fibrillazione.

E forse i governanti, messi alle strette, provvederanno non per coscienza, ma per ignobile paura. Avranno forse compreso di aver tirato troppo la cinghia alle forze dell’ordine?
La trepidazione ieri, come oggi, era alta in tutto il Comparto, ma tra le migliaia di emendamenti, nessuno che invocava lo sblocco fu approvato.
Per questo ci spero, ma non ci credo. Ma la cosa che più non sopporto è che scrivono fiumi di mozioni, interpellanze, proposte ed interrogazioni, sono tutti bravi ed onesti legislatori, tutti coscienziosi padri di famiglia, ma poi tutto continua ad essere uguale, se non peggio di prima.
Almeno tappatevi la bocca, non andate in giro a recitare questa litania che è l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno. Risparmiateci i sermoni, la vicinanza, le belle parole.
Secondo Friedman ormai «siamo a un minuto dalla mezzanotte per le sorti dell’economia e della società italiane». Ma che fare nel minuto che ci resta, prima che la mezzanotte ci precipiti nel suo abisso?

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