Il governo Renzi
starebbe pensando a un blocco degli stipendi degli impiegati statali per altri
due anni. In sostanza potrebbe essere protratto ancora il congelamento del
rinnovo dei contratti dei dipendenti della pubblica amministrazione atteso dal
2010 e che fin qui ha portato a un risparmio nei conti dello Stato di oltre 11
miliardi di euro. Un congelamento che interessa circa 3,3 milioni di lavoratori
e che è stato confermato dall’ultima legge di Stabilità fino al termine del
2014.
"Non mi
risulta assolutamente un atto del governo in questa direzione". Teresa
Bellanova, sottosegretario al Welfare, interpellata da Affaritaliani.it,
smentisce le voci di un blocco per altri due anni degli stipendi dei dipendenti
statali. Quanto al capitolo pensioni, dopo le polemiche dei giorni giorni
seguite all'uscita del ministro Poletti, il sottosegretario Bellanova chiude
ogni discussione: "Non ci sarà nessun prelievo sulle pensioni".
A ventilare questa ipotesi è il commissario alla spending review Carlo Cottarelli, che agisce in accordo con gli orientamenti del ministero del Tesoro. Il blocco dei contratti porterebbe allo stato altri 5 miliardi di euro. Di contro, i lavoratori continuerebbero a vedere ridursi il potere d’acquisto reale del proprio salario, che da quando è stato attuato il congelamento ha perso circa il 15 percento del valore. La Cgil stima questa percentuale in una perdita che si aggira sui 4.000 euro per ciascun lavoratore.
A ventilare questa ipotesi è il commissario alla spending review Carlo Cottarelli, che agisce in accordo con gli orientamenti del ministero del Tesoro. Il blocco dei contratti porterebbe allo stato altri 5 miliardi di euro. Di contro, i lavoratori continuerebbero a vedere ridursi il potere d’acquisto reale del proprio salario, che da quando è stato attuato il congelamento ha perso circa il 15 percento del valore. La Cgil stima questa percentuale in una perdita che si aggira sui 4.000 euro per ciascun lavoratore.
Sebbene il governo
non abbia ancora espresso alcuna conferma in merito a questa misura, i
sindacati sono già sul piede di guerra. Se il blocco entrerà nella prossima
legge di Stabilità sarà scontro. In un tweet, la Cgil dichiara: “C’è da
augurarsi che sia una bubbola agostana. Un nuovo blocco biennale dei salari
nella Pa sarebbe inaccettabile”. L’Ugl Intesa Funzione Pubblica fa presente che
questa proposta “oltre a lambire l’immoralità e a sfociare nel ridicolo
contraddirebbe le dichiarazioni del governo sullo stimolo ai consumi interni”.
Drastico Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, che etichetta il
blocco come “un autentico scandalo”.
All’unisono
Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa chiedono al Presidente del Consiglio Matteo
Renzi e al ministro della pubblica amministrazione Marianna Madia di “chiarire
immediatamente che ciò su cui sembra si stia lavorando nell’ombra dei corridoi
di Via XX Settembre non appartiene all’iniziativa del governo”.
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