L'Aula della Camera ha approvato la legge
di stabilità con 307 voti favorevoli e 116 voti contrari, dopo la terza lettura
a Montecitorio senza modifiche rispetto al testo licenziato dal Senato.
Viene, dunque, ufficializzato lo sblocco delle progressioni di carriera,
delle omogeneizzazioni e degli assegni di funzione per il personale del
Comparto Sicurezza e Difesa, con esclusione del rinnovo dei «contratti» e
del corrispondente adeguamento indicizzato annuale per i dirigenti non
contrattualizzati, nonché della progressione stipendiale biennale per classi e
scatti ordinariamente spettante ai dirigenti, medesimi. A nulla sono valsi gli
emendamenti presentati dall’onorevole Cirielli alla Camera e dal senatore
Gasparri al Senato.
Sono abrogate le norme che prevedono la promozione alla vigilia il giorno
precedente la cessazione dal servizio a favore del personale delle Forze armate
e dei corpi di polizia ad ordinamento militare in determinate posizioni, nonché
quella relativa ai Dirigenti generali e Dirigenti superiori della Polizia di
Stato. Nello specifico l'intervento dispone l’abrogazione delle norme del
Codice dell’ordinamento militare che prevedono talune promozioni conferite al
personale militare all’atto della cessazione dal servizio o
alla vigilia del decesso per causa di servizio (individuate negli articoli
1076, 1077, 1082 e 1083 del D.Lgs. n. 66 del 2010).
Il Governo con la novella punta, quindi, ad
abolire la possibilità di ottenere un trattamento di quiescenza (e una
buonuscita) piu' elevato a seguito di una neo-promozione. Infatti, secondo
quanto riportato nella relazione tecnica al provvedimento le richiamate promozioni
hanno effetti economici sia sul trattamento pensionistico che su
quello di buonuscita.
Per le Forze armate, compresa l’Arma dei
carabinieri, ed il Corpo della guardia di finanza, per effetto
dell’omogeneizzazione stipendiale che opera sino al grado di Colonnello e gradi
equivalenti, gli ufficiali in servizio beneficiano già del trattamento economico
del grado superiore e, pertanto, la promozione alla vigilia non ha conseguenze
economiche. Invece, per i gradi di Generale di Divisione (con
promozione a Generale di Corpo d’Armata e gradi equivalenti) e Generale
di Brigata (con promozione a Generale di Divisione e gradi
equivalenti), la promozione alla vigilia determina l’attribuzione dei
predetti benefici economici (pensione e buonuscita).
Per quanto attiene invece il personale
appartenente ai ruoli dei sottufficiali la promozione alla vigilia, nella quasi
totalità dei casi, non produce effetti economici in quanto al momento
dell’accesso al trattamento pensionistico riveste già il grado apicale e,
quindi, non è promuovibile ulteriormente. Secondo l'ufficio Bilancio della
Camera dei Deputati i risparmi annui lordi, in via prudenziale, derivanti dalla
soppressione dell’istituto in parola, si aggirano tra uno e quattro milioni di
euro a regime, nel 2020.
Per quanto concerne le pensioni i soggetti che maturano il requisito di anzianità contributiva per l'accesso al trattamento
pensionistico entro il 31 dicembre 2017 non
saranno penalizzati per l'accesso alla pensione anticipata.
Inoltre viene stabilito che i trattamenti
pensionistici, inclusi quelli in essere, non possono eccedere l'importo che sarebbe stato liquidato
secondo le regole di calcolo vigenti prima dell'entrata in vigore della riforma
pensionistica.
2 commenti:
per quanto riguarda la pensione che non può eccedere l'80%, tutti i contributi versati dal 1.1.2012 ad oggi che fine fanno????? Immagino che ci verranno restituiti, non voglio nemmeno pensare che non sia così.... Rimarrei deluso.......
Alla faccia dello sblocco totale e strutturale! Pinocchio continua a dire bugie....
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