mercoledì 1 ottobre 2014

RENZI RILANCIA: ALTRI 100 EURO AL MESE. UN’ALTRA BEFFA DEL GOVERNO


TFR in busta paga. Esce questa proposta nell'ambito della riforma del lavoro.
Secondo il "Corriere" chi guadagna 1500 euro al mese dovrebbe prendere 55 euro al mese in busta paga al posto del TFR. Renzi invece, intervistato in televisione a Ballarò, ha detto che chi guadagna 1500 euro al mese ne prenderà 100 netti sempre al mese. Poiché ritengo maggiormente attendibile il "Corriere", e non credo a Renzi, mi domando come sia possibile avere un Presidente del Consiglio che pubblicamente affermi simili spropositi, illudendo gli italiani.



Che il Premier sia abituato a far lievitare le cifre, non ci sorprende, anzi, purtroppo, ormai, siamo quasi abituati.
Quel che ci deve far riflettere invece è l’utilità del provvedimento in questione. Personalmente ritengo, eventualmente, utile l’anticipo del TFR nel momento in cui, con una somma cospicua, si riesca a corrispondere somme di cui purtroppo non si dispone per mancanza di un’apertura al credito da parte delle banche. Così come strutturato, invece, dal governo Renzi significa solo togliere ai lavoratori una forma di risparmio forzoso che in certi momenti della vita può, invece, rivelarsi una risorsa.
Un TFR diluito nelle dodici mensilità finisce speso subito e spesso futilmente. In una società consumista come la nostra risparmiare è difficile. Se ai lavoratori fossero lasciati anche i contributi pensionistici per essere investiti da loro liberamente ben pochi arriverebbero ad avere la pensione a fine vita lavorativa.
Per le aziende, inoltre, l'accantonamento TFR è una forma di autofinanziamento in mancanza del quale saranno costrette a rivolgersi ulteriormente alle banche.

Ed infine anche se il lavoratore risparmierà il TFR ricevuto in busta paga difficilmente troverà una banca che lo remuneri con il tasso di rivalutazione.

Insomma il governo vuole riformare il lavoro spalmando il TFR o eliminando l'articolo 18, praticamente invece che l’asso nella manica Renzi ha tirato fuori la solita minestra riscaldata.

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